domenica 28 agosto 2011

un po' di me...

MASSIMO LELLO


Massimo Lello nasce a Milano il 15/12/1959. Già prima di conseguire la maturità scientifica, a soli diciassette anni, decide di iscriversi ad una delle più antiche e prestigiose scuole d’arte drammatica d’Italia, L’Accademia dei Filodrammatici di Milano che, a dispetto di quel “Filodrammatici” (fu fondata alla fine del ‘700), ha formato tanti attori importanti del nostro teatro (Mariangela Melato spicca su tutti).Superate con successo le selezioni per l’ammissione frequenta a tempo pieno i due anni previsti per conseguire il diploma.


In quei due intensi anni di studio ha la fortuna di avere come maestro insegnante il grande Ernesto Calindri. Nel regolamento dell’Accademia erano previsti tre saggi all’anno con annesse ulteriori selezioni al termine di ciascun saggio (delle vere e proprie messe in scena professionali di testi teatrali). Questa condizione e il rigore del Maestro imponevano agli allievi una condotta artistica e disciplinare praticamente identica,nella sostanza, a quella che ancora oggi regola quelli che sono i comportamenti di ogni singolo attore fuori e dentro la scena, ciò gli regala il privilegio di imparare fin da subito le regole della “vita di palcoscenico”.

Appena diplomato debutta subito in un “Romeo e Giulietta” con Laura Lattuada protagonista al Teatro Filodrammatici di Milano e nelle due stagioni successive lavora con Piero Mazzarella nello storico Teatro S. Calimero, apprendendo dal grande attore milanese il suo stile di recitazione naturale e popolare.
Massimo Lello in "Riccardo II" di Glauco Mauri
Nel 1983 supera con successo un provino con un altro grande attore del teatro italiano, Renzo Giovampietro. Un genere di recitazione completamente diverso ma proprio per questo necessario ad arricchirne il bagaglio. Con Giovampietro recita in “Processo a Socrate” (280 repliche in due stagioni, un biglietto d’oro allo spettacolo e maschera d’oro al protagonista); “Processo a Giacomo Leopardi”; “I discorsi di Lisia” e in un curioso adattamento di quello che fu considerato il manifesto di quel grande critico teatrale che fu Roberto De Monticelli : “Signori credetemi il teatro deve essere rauco”. Questo spettacolo in particolare vale a Massimo Lello le prime recensioni importanti della sua carriera.

Di lì a pochissimo, in un'altra messinscena, si guadagna un plauso unanime da tutta la critica italiana al Festival di Benevento in “Incontro al vertice”. Con Paola PitagoraMagda Mercatali. Gli anni novanta sono segnati da tre incontri importanti. Il primo, in ordine di tempo,con Giancarlo Sepe, con il quale recita in una acclamata edizione di “Processo a Gesù’” di Diego Fabbri interpretando il ruolo di Giuseppe e poi in un ‘altrettanto acclamata edizione di “Macbeth” interpretando il ruolo di Lennox accanto a Franco Branciaroli ed Elena Sofia Ricci. Il secondo con Glauco Mauri regista di “Riccardo II” di Shakespeare e Roberto Sturno protagonista. 

Massimo Lello e Flavio Bucci in "Chi ha paura di Viriginia Woolf?"
Il terzo con un Flavio Bucci in stato di grazia e impegnato, in quegl’ anni, in un fortunato sodalizio artistico col regista Marco Mattolini. Insieme i due “inventano” un nuovo modo di interpretare il grande Luigi Pirandello adattandone per il teatro due famosissimi romanzi ed accentuandone la vena grottesca  dell' autore spesso dimenticata da altri interpreti. Con loro Massimo Lello prende parte così a “Uno, nessuno e centomila” (360 repliche in tre stagioni) e a “Chi ha paura di Virgini Woolf?” (di E.Albee, con Athina Cenci) interpretando in quest’ultimo il non facile ruolo di Nick.
Massimo Lello e Athina Cenci in "Chi ha paura di Virginia Woolf?"
Sempre con Bucci ma con registi diversi seguiranno : “L’Alchimista” di Ben Johnson,“Rudens” di Plauto (regia di Alvaro Piccardi) , “Riccardo III” e "Venga a prendere il caffè da noi" (testo tragicomico di Piero Chiara portato sul grande schermo da un immenso Ugo Tognazzi qualche anno prima). La regia teatrale era di Armando Pugliese.


Dal 2000 al 2006 si divide tra fiction, radio, ed esperienze di teatro più stanziali tra le quali vanno senz’altro ricordate quella con un altro grande personaggio del teatro italiano, Mario Scaccia, e una collaborazione triennale col Teatro dell’Orologio di Roma, il Brancaccino e il Globe Theatre di Villa Borghese. Partecipa tra gli altri allestimenti a "La dodicesima notte"- "Il giardino dei ciliegi"- "La caduta degli dei" - "Zio Vanja" e "Macbeth" diretto da Riccardo Cavallo. Nel 2004 è nel cast di "Coriolano" con la regia di Roberto Cavosi e Alessandro Gassmann protagonista al Teatro Argentina di Roma, mentre nel 2007 partecipa a "Va tutto storto" con Fabio Ferrari al Teatro della Cometa.

Ma l’esperienza che a tutt’oggi risulta essere la più importante della sua carriera è senza dubbio l’interpretazione del presidente della giuria in quello che è stato definito all’unanimità’ uno degli eventi teatrali italiani più importanti: “La parola ai giurati” con regia di Alessandro Gassmann.

uno scatto durante i ringraziamenti de "LA PAROLA AI GIURATI" di A.Gassman
Spettacolo che, già dopo la prima stagione di repliche, conquista premi come il Biglietto d’oro e il Premio della Critica Teatrale oltre ad entrare nella terna della categoria di Miglior Spettacolo dell’anno agli “Olimpici di Vicenza” (estate 2008) e dopo la seconda (estate 2009) vede Alessandro Gassmann vincitore come miglior attore nella stessa manifestazione.
Nella stagione successiva avra' modo di essere diretto nuovamente da A. Gassmann in "Immanuel Kant" di T. Bernhard al Napoli teatro festival.  



Tra il 2010 e il 2016 si alterna tra fiction e teatro partecipando tra l'altro a una versione del "Caligola" di Camus diretta da Pino Micol (il quale aveva già affrontato questo testo con successo negli anni ottanta come prim'attore del Teatro di Roma); alla messinscena dell'impegnativo "Sogno d'autunno" del criptico autore norvegese Jon Fosse; al "Nerone" di Petrolini con Michele La Ginestra e la regia di Roberto Marafante e a "Napoli milionaria" al Teatro Ghione di Roma. 
Sono gli anni che lo vedono per la prima volta regista teatrale con l'allestimento di un intenso monologo di Giuseppe Manfridi: "Il fazzoletto di Dostoevskij", curioso testo sul dramma del singolo (2015) e in seguito produttore, regista e interprete di "Signori, credetemi: il Teatro deve essere rauco!" (2016) raffinato monologo/manifesto del grande critico teatrale Roberto De Monticelli a ventisei anni dalla celebre messinscena di Renzo Giovampietro al Teatro Quirino e al Piccolo Teatro di Milano. Spettacolo che l'anno seguente (2017) con l'aggiunta di un originalissimo atto unico di Giuseppe Manfridi ("L'uomo che incontrò l'uomo dal fiore in bocca"), diventerà "Raucedini e fiori in bocca".







Tra i tanti nomi di importanti attori e registi coi quali ha lavorato, oltre a quello di Alessandro Gassmann, spiccano: Glauco Mauri, Giancarlo Sepe, Pierpaolo Sepe, Armando Pugliese, Flavio Bucci, Marco Mattolini, Mario Scaccia, Franco Branciaroli, Athina Cenci, Paola Pitagora, RenzoGiovampietro, Remo Girone , Pino Micol, Enrico Maria Lamanna, Claudio Amendola, Claudio Santamaria, Lunetta Savino, David Haughton, Giuseppe Manfridi, Johnny Dorelli, Francesco Vicario, Vittorio Sindoni, Fabrizio Frizzi, Erland Josephson, Senta Berger, Monica Vullo, Raffaele Mertes, Giannio Lepre, Riccardo Donna. 

diretto dal regista R.Mertes sul set di "AL DI LA' DEL LAGO"
Tra le fiction a cui ha preso parte citiamo:"Una buona stagione"-”I Cesaroni 2 e 6” - “La ladra” - “Carabinieri” - “Un medico in famiglia” -  “Non lasciamoci piu’” -  “I fuorisede” - "Dov'è mia figlia?" -"Due per tre" -  "E' arrivata la felicità 1 e 2" - "Dottoressa Giò" - "Che dio ci aiuti" solo per citarne alcune. Numerosissime sono inoltre le partecipazioni a radiodrammi rai







Uno dei lavori a cui è piu' affezionato, e che gli è valso il Premio come miglior attore al Mendicino Film Festival, è il mediometraggio a scopo benefico per L'Aquila "LA TANA DEL BIANCONIGLIO" di Linda Parente di cui è il protagonista insieme a Maria Grazia Cucinotta. Nel cast Gianni Musy, Blas Roca Rey, Giancarlo Ratti e molti altri artisti che si sono messi a disposizione per questo progetto benefico. Vincitore di molti premi, il mediometraggio ha ottenuto ottime critiche e apprezzamenti dal pubblico. Questo è il trailer:

TRAILER "LA TANA DEL BIANCONIGLIO" con Massimo Lello, Maria Grazia Cucinotta e Gianni Musy



Questo è un servizio del tg3 relativo a "LA TANA DEL BIANCONIGLIO"




Infine è stato docente di “Tecniche teatrali” alla Link Academy of Arts di Roma (diretta da Alessandro Preziosi), al Teatro 7 (diretto da Michele La Ginestra) e presso diverse Associazioni Culturali tra le quali il Teatro dell'Orologio e in proprio in diversi teatri romani.


Alcune scene tratte dalla fiction "Una buona stagione" di Gianni Lepre e Fabio Jephcott